Il caso non esiste. Questo sito racchiude una raccolta di documentari che possono essere visionati singolarmente così come un antico castello è composto da saloni nei quali è possibile soggiornare senza necessariamente visitarli tutti. Ogni sala nasconde qualcosa da scoprire che può essere sorprendente oppure interessante o qualcosa di incomprensibile o addirittura qualcosa che ci spinge al rifiuto, così come la vita è un insieme di momenti belli e di altri che vorremmo cancellare ma tutti ne fanno parte. Nel castello, tutte le sale sono tra loro collegate e tutte insieme portano alla scoperta della sua architettura, qualcosa di sorprendente che potrebbe cambiare il modo di vedere il mondo. Se sei giunto qui non è un caso: benvenuto.

Attenzione: se i filmati proposti sul blog non risultassero attivi potrebbe essere necessario cambiare i DNS. Se non sai come fare clicca la voce DNS qui sotto.

28 novembre 2013

L'Ordine Della Morte

Il 15 luglio del 2000, Alex Jones è riuscito a violare il servizio di sicurezza del Bohemian Grove filmando il rituale segreto che si tiene ogni anno in California ed al quale partecipano molti ed autorevoli personaggi della vita pubblica tra i quali presidenti americani, cancellieri tedeschi, primi ministri britannici, l’elite di Hollywood e poi politici, economisti, giornalisti ed imprenditori. Purtroppo il Bohemian Grove sembra essere solo una piccola porzione del vasto mondo di società segrete che potrebbero avere già deciso di focalizzarsi sull’obbiettivo della creazione di un governo mondiale unificato. Ma cos’è avvenuto dopo l’incursione di Jones? Ecco il seguito del documentario “Gli Oscuri Segreti Della Selva Boema” dove scoprirete nuove implicazioni di personaggi pubblici, vedrete nuove immagini della ormai famosa selva e potrete dare uno sguardo, ancora più da vicino, alla oscura elite mondiale.

13 novembre 2013

The Summit

I fatti accaduti nel luglio del 2001 a Genova durante il G8 sembrano dovuti, ad una lettura superficiale, a 3 attori principali le cui caratteristiche appaiono semplici e definite: i buoni cioè la polizia, i cattivi cioè i famigerati “Black Bloc” e gli innocenti che erano rappresentati dalla stragrande quantità di persone che manifestavano le loro idee pacificamente. Cercando però di capire meglio cosa sia davvero accaduto in quei giorni di pianificata follia appare evidente che l’immagine di un paio di questi attori risulta appannata, non ben definibile e quasi sovrapponibile. I cattivi vestiti di nero, infatti, compaiono dal nulla, scompaiono nel nulla, sono spesso fortunati perché non visti dai buoni possono agire indisturbati e, con i loro antagonisti, sembrano addirittura due mani attaccate allo stesso corpo. Chi è stato davvero colpito, neanche a farlo apposta, sono stati i manifestanti pacifici, l’attore innocente, subendo repressione, violenza, intimidazione e soprusi culminati nell’irruzione alla scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto e portando a pensare i maliziosi, come il sottoscritto, che l’obiettivo da abbattere fosse proprio questo, quasi come fosse una prova generale su come schiacciare i dissidenti o un avvertimento nemmeno tanto nascosto su quali possano essere le conseguenze di un non allineamento sulla linea politica e sociale decisa dall’alto. Come siano davvero andati i fatti di quei giorni è spiegato molto bene da questo documentario ma per ciò che riguarda il motivo reale, per le strane similitudini verso altre vicende italiane e non, per il modus operandi di “buoni” e “cattivi” spetta solo a voi farvi un’idea plausibile. Il mio pensiero, se mi conoscete, lo sapete già.