Il caso non esiste. Questo sito racchiude una raccolta di documentari che possono essere visionati singolarmente così come un antico castello è composto da saloni nei quali è possibile soggiornare senza necessariamente visitarli tutti. Ogni sala nasconde qualcosa da scoprire che può essere sorprendente oppure interessante o qualcosa di incomprensibile o addirittura qualcosa che ci spinge al rifiuto, così come la vita è un insieme di momenti belli e di altri che vorremmo cancellare ma tutti ne fanno parte. Nel castello, tutte le sale sono tra loro collegate e tutte insieme portano alla scoperta della sua architettura, qualcosa di sorprendente che potrebbe cambiare il modo di vedere il mondo. Se sei giunto qui non è un caso: benvenuto.

Attenzione: se i filmati proposti sul blog non risultassero attivi potrebbe essere necessario cambiare i DNS. Se non sai come fare clicca la voce DNS qui sotto.

23 gennaio 2014

Il Complotto Della Lampadina

L’obsolescenza programmata non è solo una pratica utilizzata dalle aziende o un fattore considerato di importanza rilevante nella progettazione di qualunque bene di consumo, è un intero e complesso sistema. L’intera società dei consumi in cui viviamo poggia sui suoi principi, le società pianificano la loro attività tenendo conto delle sue regole, i grandi centri commerciali e moltissimi posti di lavoro esistono (o non esistono) grazie ad essa. L’attività ingegneristica volta a predeterminare la vita di un bene, altrimenti detta obsolescenza programmata, fu pensata però, alla sua nascita, sulla base della concezione di un pianeta, la Terra, ricca di risorse inesauribili. Oggi sappiamo purtroppo che la situazione reale è ben altra ma allora è ancora giusto pensare che un sistema così invasivo delle risorse del pianeta sia l’unico che possa garantire il mantenimento del nostro tenore di vita e del lavoro? Chi paga per il suo mantenimento? Esiste un’alternativa a questo sistema? Forse si e qualcuno la chiama “Decrescita”.

9 gennaio 2014

Il Mistero Del Passo Di Djatlov 2-2

Subito dopo il ritrovamento dei corpi degli escursionisti, quella che poteva sembrare inizialmente una semplice tragedia come quelle che purtroppo avvengono in alta montagna assunse velocemente i connotati del mistero. L’autopsia rese evidente da subito che non si trattava di un “normale” incidente, i traumi riportati da alcuni escursionisti erano dovuti ad un impatto con un oggetto molto pesante nonostante non ci fosse nulla sul posto a cui si potesse ricondurre il fatto, uno degli sfortunati ragazzi era completamente privo della lingua e gli abiti avevano subito un’irradiazione di intensità pari a quella di chi entra in contatto con materiale radioattivo. Ad infittire il mistero ci pensò un membro della Società Geografica della ex Unione Sovietica che testimoniò di aver visto chiaramente, nei giorni della tragedia, alcune strane luci nel cielo. Questa è la seconda parte del documentario dedicato al passo di Djatlov.

3 gennaio 2014

Il Mistero Del Passo Di Djatlov 1-2

Nel febbraio del 1959 alcuni studenti universitari russi dell’Istituto Politecnico degli Urali intrapresero un’escursione sugli sci di fondo per raggiungere il monte Otorten. Erano tutti escursionisti esperti e quel percorso, nonostante non fosse facile, era del tutto alla loro portata. Dal diario ritrovato in seguito si scoprì che la loro avventura fu condotta fino quasi al traguardo senza problemi dalla loro guida Igor Djatlov che diede, in seguito, il nome al luogo. Il diario di viaggio si interrompe però proprio alla data in cui tutto cambiò. L’associazione sportiva di cui facevano parte, non avendo più loro notizie, attivò le ricerche che ben presto rivelarono quello che è considerato il più grande mistero degli Urali: tutti gli escursionisti furono ritrovati morti in circostanze molto strane, alcuni assiderati, altri feriti a morte o mutilati, tutti all’esterno della loro tenda nonostante facesse molto freddo, con pochi vestiti addosso come se fossero stati colti di sorpresa da qualcosa di terribile e avessero cercato di fuggire in condizioni estreme. Si fecero molte ipotesi sulla causa della tragedia ed il tutto fu reso ancora più complicato dalla radioattività riscontrata sul luogo, da quella che fu definita una “irresistibile forza sconosciuta” che portò alla morte alcuni degli escursionisti e dalle ultime strane foto scattate che portarono ad associare l’accaduto a strane luci nel cielo avvistate da tanti testimoni in quel periodo. Questo è probabilmente il più esaustivo documentario sui fatti di quei giorni.