Paola Giovetti, nata a Firenze, risiede a Modena. È laureata in lettere e ha svolto attività di insegnamento coltivando al tempo stesso l'interesse per le tematiche di confine. Da alcuni anni si dedica esclusivamente alla ricerca e alla divulgazione in questo campo. È redattrice di "Luce e Ombra", la più antica rivista italiana di parapsicologia, e svolge la sua attività giornalistica anche su riviste a larga diffusione. Ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi e a numerosi congressi, sia in Italia che all'estero.
Basato su scritti inediti di Gustavo Rol (lettere, diari e testi solo di recente depositati in Archivio), questo libro ricostruisce e ripercorre attraverso questi documenti e testimonianze di prima mano la vita, per certi aspetti ancora misteriosa e poco conosciuta, del grande Illuminato torinese; la traumatica improvvisa scoperta della sua eccezionalità, il travaglio interiore che ne seguì, l'accettazione dopo una profonda crisi interiore e la scelta di vivere "come uomo tra gli uomini" in maniera riservata e dedita al bene, onorando al tempo stesso i doni di cui era dotato in maniera unica e irripetibile. Egli non attribuiva a se stesso tali doni e tali "possibilità", ma faceva riferimento alla dimensione dello Spirito e ad essa costantemente rimandava. Le lettere custodite in Archivio e rese note per la prima volta in questo libro raccontano anche le grandi amicizie di Rol con personaggi celebri quali Pitigrilli, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Nino Rota, Angelo Dragone, i dirigenti della Fiat e tanti altri che partecipavano alle celebri serate nelle quali con stupefacente facilità Rol produceva incredibili fenomeni; mentre centinaia di lettere di riconoscenza attestano la sua opera infaticabile e silenziosa per allievare le pene fisiche e morali del suo prossimo, consigliare, guidare. L'autrice ha conosciuto personalmente Gustavo Rol, ha partecipato più volte alle sue serate e su di lui ha compiuto una vasta inchiesta tesa a ricostruirne in maniera ben documentata la vita e l'opera. Prefazione di Anselma Dell'olio. Postfazione di Franco Rol.
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